Molti si stanno chiedendo se effettuare la vaccinazione anti COVID 19 rappresenti un rischio per le persone allergiche.

Attualmente possiamo dire che essere affetti da una allergia respiratoria, con sensibilizzazione ad acari della polvere, pollini o altri allergeni respiratori, non rappresenta un rischio specifico né una controindicazione alla somministrazione del vaccino.

Le reazioni allergiche ai vaccini generalmente sono molto rare, ma possibili, e così è anche per il vaccino per Covid 19.

Le Autorità Sanitarie hanno già previsto la osservazione per 15 minuti dopo la somministrazione del vaccino e la presenza, nell’ambiente dedicato alla somministrazione, di tutti i farmaci e presidi per l’emergenza.

Le principali Società Scientifiche Allergologiche Italiane AAIITO e SIIAIC, di cui anche noi Specialisti del Comitato Scientifico di AAL facciamo parte, stanno proponendo ai vertici della Sanità Nazionale un protocollo per una migliore valutazione del rischio di reazioni avverse.

E’ necessario premettere alcune considerazioni:

  • è importante che i soggetti affetti da asma bronchiale lieve o moderata assumano correttamente la terapia per tenere sotto controllo la loro sintomatologia: non devono aver bisogno del farmaco broncodilatatore d’emergenza (es Ventolin, Broncovaleas) più di due volte a settimana, non devono avere risvegli notturni con asma o asma durante il giorno più di due giorni a settimana
  • I Pazienti con asma grave in terapia con farmaci biologici devono proseguire la loro terapia; è consigliabile somministrare il vaccino anti COVID a distanza di qualche giorno dalla somministrazione del farmaco biologico

Sempre per una valutazione del rischio, è necessario sapere se il soggetto ha mai avuto una reazione GRAVE, DOCUMENTATA e diagnosticata come ANAFILASSI con:

  • Un farmaco iniettabile
  • Una vaccinazione
  • Una allergia alimentare
  • Una allergia a imenotteri
  • Una allergia al lattice di gomma

e sapere se:

  • è stata diagnosticata una mastocitosi
  • ha già presentato reazioni allergiche specificamente al glicole polietilenico (PEG)

 

In questi casi particolari, ovvero di reazioni precedenti gravi e di sicura natura allergica, le nostre Società Scientifiche propongono una valutazione specialistica allergologica e l’eventuale somministrazione in ambiente ospedaliero o ambiente protetto.

 

Vi terremo costantemente informati sui protocolli operativi proposti dalle nostre Società Scientifiche, con i relativi provvedimenti presi dalla Sanità Pubblica, e sulla loro attuazione a livello nazionale.

 

Dott.ssa Paola Minale

Responsabile Comitato Scientifico AAL